Resta resta cu'mme
Tra caldo, emozione, terra mancante sotto ai piedi, stasera ho dovuto chiedere aiuto al mio caro amico Supradin.
Dunque, ora che sono finalmente a casa, dopo una doccia fredda, dopo aver bevuto acqua come se non ci fosse un domani, invece di trascinarmi a letto, sono venuta qui. In questo luogo non luogo, in questa casa dolce casa.
Questa tastiera è l'unico filtro al momento disponibile, per decifrare il caos che fa vibrare costantemente la mia vita.
Chi mi conosce sa che per me scrivere è un'esigenza. Il mio diario è nato proprio per questo. Per planare sull'adrenalina delle mie attitudini...
Osservo cose, momenti, persone, gesti, e ho bisogno di ridipingerli da me, da queste dita, che sono solo il prolungamento della mia testa, cuore, anima.
Funziono proprio così.
Vorrei raccontare di quando arriva quella curva troppo malinconica e cerco di raddrizzarla a suon di musica, quando esco di casa, quando gira il mondo gira, quando ho bisogno di ascoltare i miei desideri eterni e la voglia è di restare.
(Ma io e te ci incontriamo nella mente e nessuno ci sente)
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