Finita la scuola?
A volte. Inizio spesso con “a volte”. Mi domando perché. Mi domando sempre un sacco di cose. Una testa in continuo fermento. Solo che, vuoi l’ansia, vuoi l’età, ho una concentrazione intermittente. Dunque la memoria fa strani scherzi.
In realtà è logico che non funzioni la memoria senza concentrazione. È praticamente impossibile. Eppure ci sono cose che vedo, più che altro sento, che mi prendono da dentro, mi ribaltano, mi sconquassano, mi lanciano come un niente nell’universo.
Mamma mia che frastuono. Succede tutto in silenzio. Nessuno vede. Nessuno s’accorge di niente, o almeno credo.
Chissà se prima o poi farò un rimbombo talmente rumoroso che qualche anima mi sentirà?!
Fortuna che, meno pigramente del solito, ho deciso di uscire per rubare un po' il mio tempo. È stata una buona decisione per uscire da certe reclusioni, magari senza sentirmi in colpa.
Non so se ho meditato mentre camminavo, penso di sì comunque. Anche perché come scrivevo prima, il continuo fermento della mente, porta caos da riorganizzare.
Camminando camminando, ho guardato i miei pensieri senza commenti, senza giudizio. Poi sono tornata a casa. Mio figlio si era appena svegliato.
- “Ciao mamma io esco”.
- “Ciao vita mia, che cresci, che splendi… che non ti rifai il letto!”
- “Mamma guarda che ho tirato le lenzuola”
- “Allora dai, sei a cavallo!”
- “Ciao mamma”
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