Fisica quantistica, inconscio e buddismo: tutto parte da noi
Oggi ho pensato a quanto sia affascinante il modo in cui la realtà si costruisce.
La fisica quantistica, per esempio, ci dice che una particella può trovarsi in più stati contemporaneamente, finché qualcuno non la osserva. Solo allora “sceglie” una posizione. È come se la realtà aspettasse lo sguardo di chi la guarda per decidere cosa diventare.
Mi fa pensare all’inconscio, quella parte profonda della mente che ci guida senza che ce ne accorgiamo. È lì che nascono intuizioni, emozioni improvvise, pensieri che sembrano arrivare da un altro tempo. Anche l’inconscio, come le particelle, risponde al nostro sguardo: più lo osserviamo, più cambia.
E poi c’è il buddismo di Nichiren Daishonin, che pratico ogni giorno. Quando recito “Nam‑Myoho‑Renge‑Kyo” non sto solo pronunciando parole: sto attivando una trasformazione interiore, una connessione profonda con il mio potenziale. Nel buddismo, ogni essere umano ha una natura illuminata, ma per risvegliarla serve consapevolezza, volontà, azione.
Tutte queste cose, alla fine, parlano la stessa lingua: tu sei parte attiva della realtà che vivi. Non sei un semplice spettatore. Sei osservatore e creatore allo stesso tempo.
E allora anche oggi, in mezzo a una giornata qualsiasi, fatta di impegni, dubbi e voglia di crescere, mi fermo un attimo e penso: “Che realtà sto osservando? E se la cambiassi, anche solo un po’, cosa accadrebbe dentro e fuori di me?”
Ti sento vita.
Ti vedo, ti percepisco, ti cedo la mia attenzione.
Non esiste un tempo diverso da questo in cui vivere leggeri, i moti ondosi dell'anima.
E allora vita danza con me, guardami e tienimi stretta,
culla le mie emozioni e sogna insieme a me un momento tanto eterno come questo...
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